Archivio mensile:aprile 2012

Report 29/04/2012 I guerrieri dell’acqua Walter Bonan

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-22012e01-1b9f-41f1-844d-576a8f74fa1e.html?iframeIl bacino del Piave è uno dei più artificializzati d’Europa. ma invece di mettere mano alle concessioni storiche entro il 2015 come impone una direttiva europea, la Regione Veneto si appresta a dare il via libera a 150 nuove concessioni per impianti idroelettrici di piccola portata, mettendo definitivamente a repentaglio un ecosistema dichiarato patrimonio dell’umanità.

Bce: tagliare le spese accorpando le Province (Annalisa Cruzzocrea).gli amonimenti della Bce rischio di un aumento dell’iva

Bce: tagliare le spese accorpando le Province (Annalisa Cruzzocrea)..

Ci vorrebbe un tecnico per i guai dei tecnici(Marco Travaglio)


L’Espresso 27/04/2012 di Marco Travaglio Tag Attualità
Si diceva che il governo dei
professori doveva riparare i danni
fatti dai politici. Ma agli errori che
accumulano Monti e i suoi ministri chi
porrà rimedio? Eccone un primo,
sommario elenco
Immaginiamo un governo politico, di destra o di centro o di sinistra, che l’8 gennaio promette di mettere mano alla Rai «entro poche settimane» e poi non fa nullaper tre mesi e mezzo, anche dopo che il 28 marzo è scaduto il Cda; si dice «disponibile a un decreto» per tagliare i fondi pubblici ai partiti e poi non muove un dito; annuncia che le province saranno abolite, poi si scopre che restano, ma i consiglieri non li eleggono più i cittadini, bensì li nominano i consiglieri comunali; alza l’età pensionabile a 68 anni mentre ogni anno decine di migliaia di lavoratori vengono rottamati a 50, e poi s’accorge che così centinaia di migliaia di lavoratori restano senza stipendio né pensione; annuncia che gli “esodati” sono 65 mila perché i soldi bastano solo per questi, salvo scoprire che sono 350 mila; ripristina la tassa sulla prima casa (Imu), esentando le fondazioni bancarie, ma non le case di vecchi e invalidi ricoverati in ospizio; divide l’Imu prima in due poi in tre rate e annuncia aliquote più alte ma senza fissarle, gettando i contribuenti nel caos e beccandosi l’accusa di incostituzionalità dai tecnici della Camera.
MA NON È FINITA: ABOLISCE le imposte sulle borse di studio fino a 11.500 euro, ma non per i 25 mila medici specializzandi scippandogli il 20 per cento di quel poco che lo Stato concede loro per finire gli studi; abolisce dall’articolo 18 il reintegro giudiziario per i licenziati ingiustamente con la scusa dei motivi economici, poi annuncia che la riforma è immodificabile, infine fa retromarcia alla prima minaccia di sciopero; lancia il decreto liberalizzazioni e poi lo lascia svuotare in Parlamento dalle solite lobby, mentre la Ragioneria dello Stato segnala la mancanza di copertura finanziaria per alcune norme; dà parere favorevole a un emendamento Pd che cancella le commissioni bancarie, salvo poi accorgersene e cancellarlo con un altro decreto; lascia passare un altro emendamento Pd che tassa gli alcolici per assumere 10 mi-
la precari della scuola, poi lo fa bocciare in extremis; annuncia la ritassazione dei capitali scudati, ma senza spiegare come si paga, così nessuno riesce a pagarla nemmeno se vuole; tassa le ville all’estero, ma si scorda quelle intestate a società, che sono la maggioranza, così non paga quasi nessuno; toglie ai disoccupati l’esenzione dal ticket sanitario e poi la ripristina scusandosi per il “refuso”.
E ANCORA: VARA IL DECRETO “svuotacarceri” per sfollare le celle, col risultato che i detenuti aumentano (66.632 fine febbraio, 66.695 fine marzo); annuncia la tassa di 2 centesimi sugli sms per finanziare la Protezione civile, poi se la rimangia e aumenta le accise sulla benzina; annuncia due volte nella Delega fiscale un “fondo taglia-tasse” per abbassare le aliquote e abolire l’Irap coi proventi della lotta all’evasione, ma due volte lo cancella; depenalizza le condotte «ascrivibili all’elusione fiscale» con «abuso del diritto» che vedono imputati Dolce e Gabbana, indagati dirigenti di Unicredit e Barclays e multati dal fisco Intesa Sanpaolo per 270 milioni e Montepaschi per 260 (lodo salva-banche); inventa una tassa sulle barche di lusso, ma cambia tre volte le regole così pochi la pagano e quasi tutti portano gli yacht all’estero (“lodo Briatore”); nella riforma della Protezione civile scrive che «il soggetto incaricato dell’attività di previsione e prevenzione del rischio è responsabile solo in caso di dolo o colpa grave», rischiando di mandare in fumo il processo in corso a L’Aquila contro la Commissione grandi rischi per omicidio colposo e le indagini sulla mancata prevenzione nel sisma del 2009 (lodo salva-Bertolaso & C.); nel pacchetto anticorruzione Severino cambia il nome e riduce la pena (e la prescrizione: da 15 a 10 anni) alla concussione per induzione, reato contestato a Berlusconi nel processo Ruby (lodo salva-Silvio).
Ecco, in uno a caso di tutti questi casi, che si direbbe di questo governo politico? Che ci vogliono dei tecnici per ripararne tutti i guasti. Ma se questi guasti li fa il governo tecnico, chi li ripara?

Civati: “Non basta la guerra agli scontrini”“UNA MINI-PATRIMONIALE E IL PD VINCE LE ELEZIONI”


Fatto Quotidiano 29/04/2012 di Paola Zanca Attualità
Abbiamo un paradiso fiscale nel cuore dell’Europa, per San Marino basta addirittura una gita fuori
porta e al Banco Desio abbiamo scoperto che ci sono gli spalloni pronti a portare i soldi a Lugano. Non possiamo pensare che l’evasione fiscale si combatta con un labrador alle frontiere addestrato a fiutare l’odore delle banconote. Io do un consiglio al governo Monti, e mi permetto di essere anche abbastanza insistente”. Giuseppe Civati è consigliere regionale in Lombardia per il Pd. E da un paio di mesi, con la rete ‘Prossima Italia’, ha lanciato l’Operazione Guardie Svizzere. Niente a che vedere con il Vaticano: Civati ce l’ha con il traffico intenso della A9, la Lainate-Como-Chiasso. E con il governo che sta lì a guardare la fuga dei nostri capitali: Gran Bretagna e Germania hanno sottoscritto da tempo accordi con la Svizzera per tassare i patrimoni espatriati, ora è arrivata anche l’Austria. Noi invece aspettiamo un’azione collettiva d e l l ‘ E u ro p a .
A rr i ve r à ?
Io credo che il governo italiano debba agire in prima persona e convincere l’Unione europea ad adottare politiche comuni anche in questo ambito.
Quanto porterebbe nelle nostre casse?
La stima supera i 30 miliardi di euro. Ci rendiamo conto?
La lotta all’evasione però il governo la sta facendo. Proprio ieri c’è stata l’operazione Primo Maggio: i controlli
della finanza negli agriturismi…
La battaglia sullo scontrino va benissimo, ma è solo una parte del problema. Vorrei che si cominciasse a moralizzare anche sul paradiso fiscale che l’Europa conserva dentro di sé.
I laburisti tedeschi hanno criticato la Merkel: dicono che l’accordo con la Svizzera è un condono.
Macché, la nostra è una misura strutturale, è un’o p e ra z i o n e che rimedia al pasticcio immondo che è stato lo scudo fi-
scale.
In Parlamento ha trovato sponde alla sua proposta?
Massimo Donadi dell’Italia dei Valori è stato attento a questa vicenda sin dall’inizio. Ha presentato un’interrogazione al ministro Giarda per chiedergli che intenzioni ha il governo.
Risposta?
In mandarino. Una nota del mi-
Dopo i blitz della Finanza

L’evasione non si combatte con i cani che fiutano le banconote, serve un accordo internazionale
nistero dell’Economia che ha spiegato il rischio di contrarietà dell’Ue.
Ora invece pare che da Bruxelles sia arrivato il via libera.
Non vedo altre possibili obiezioni. Sarebbe un messaggio di equità, di uguaglianza, darebbeespiro al sistema delle imprese. Sentiamo parlare ogni giorno di suicidi, di aziende e di lavoratori in grande difficoltà. Non si capisce perché i super-ricchi non debbano fare la loro parte.
La patrimoniale?
Sarebbe una delle misure più popolari. Con l’economista Filippo Taddei abbiamo fatto una proposta (i dettagli sono nella scheda in basso, ndr): una mini-patrimoniale che colpiscesolo i super-ricchi e che ci por-terebbe almeno 5 milioni di euro l’anno. L’idea è quella di non buttarli nel calderone della finanza pubblica, ma di usarli per finanziare le riforme, dalla scuola all’università al risparmio energetico, che possono cambiare il Paese.
Il Pd che le ha detto?
Ci possono essere tutti i distinguo del caso, ma io dico una cosa ai miei colleghi di partito: la mini-patrimoniale è una cosa da sinistra moderna. Se il Pd la sostiene, secondo me, rischia di vincere le elezioni.”

Rivoluzione Monetaria! i meccanismi della Banca D’Italia


dal Blog e Scritto da: Rivoluzione Monetaria!
Ecco a voi i soggetti giuridici “italiani” proprietari della banca d’italia, con a lato la quota di partecipazione e i voti in sede decisionale:

Intesa Sanpaolo S.p.A. – 91.035 – 50

UniCredit S.p.A. – 66.342 – 50

Assicurazioni Generali S.p.A. – 19.000 – 42

Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A. -18.602 – 41

INPS – 15.000 – 34

Banca Carige S.p.A. – Cassa di Risparmio di Genova e Imperia – 11.869 – 27

Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. – 8.500 – 21

Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. – 7.500 – 19

Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A. – 6.300 – 16

Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. – 6.094 – 16

Cassa di Risparmio di Firenze S.p.A. – 5.656 – 15

Fondiaria – SAI S.p.A. – 4.000 – 12

Allianz Società per Azioni – 4.000 – 12

Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno S.p.A. – 3.668 – 11

Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo S.p.A. – 3.610 – 11

Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. – 2.800 – 9

Cassa di Risparmio di Venezia S.p.A. – 2.626 – 9

Banca delle Marche S.p.A. – 2.459 – 8

INAIL – 2.000 – 8

Milano Assicurazioni – 2.000 – 8

Friulcassa S.p.A. – Cassa di Risparmio Regionale – 1.869 – 7

Ce ne sono anche altri, l’elenco ufficiale lo troverete qui _____Link_____.

Col sistema della riserva frazionaria, (generatore del signoraggio secondario), che alcuni l’attestano al 2% altri al 5%, riescono a fare incredibili truffe.

In parole povere il sistema della riserva frazionaria si può semplificare con questo stupido esempio: io verso 100 euro in una banca, la banca ne sottrae 2 euro (il 2%) da questi 100 e li versa nel “conto riserve” della banca centrale, così facendo può prestare i restanti 98 euro. Ora la banca può versare questi 98 euro in un altro conto bancario e così la banca che beneficia di questo versamento prende il 2% di questa cifra (1,96 euro), la versa sempre nel “conto riserve” e così può prestare il restante 98% (96,04 euro),e così via. Ma la banca, come si può facilmente supporre, può depositare direttamente nel conto riserve 100 euro, per poter così prestare ben 5000 euro (100/2 x 100 = 5000)!

Tutto ciò nel caso la riserva frazionaria s’attestasse al 2%, nel caso fosse del 5%, basta rifare i conti; le cifre varieranno di poco, ma la truffa resterà sotto i vostri occhi della stessa entità. Se io vado in banca e chiedo 100 euro, la banca mi chiede di assicurare il valore prestatomi con beni reali (casa, macchina, azienda, …) per due volte la cifra richiesta, cioè 200 euro. Loro amministrano i debiti con una riserva del 2% e creano moneta dal nulla, invece noi dobbiamo avere delle riserve del 200% bloccate, fideiussioni pazzesche, conti congelati… corretti, no?! Si tenga sempre presente quindi che, quando effettuiamo un versamento presso la nostra banca, in cassa resta solo il 2% del denaro (o 5% che è quasi lo stesso). Il resto viene gestito dall’ente bancario come meglio crede.

In Argentina non era finito il pane, non c’è stata una ecatombe di “cafoni” con le loro vacche, non s’è verificata una invasione biblica di cavallette e nemmeno una supercatastrofe ambientale.

Non c’era valuta per poter scambiare le merci. Tutto qua.

La banca che aveva prestato la valuta (federal reserve bank) l’ha rivoluta indietro e nelle filiali sul territorio argentino non c’era niente. Gli argentini sono stati educati ad usare solo il denaro digitale. Sono stati educati a percepire come maleducazione l’uso del denaro cartaceo. Per la F.E.D. è stato un gioco da ragazzi, non ha neanche dovuto riprendersi materialmente la sua cartaccia.

Ha semplicemente fatto tutto telematicamente.

C’è un proverbio che dice: un uomo affamato è un uomo arrabbiato. Niente soldi quindi niente cibo. E giù violenze, leggi repressive, adozione di misure d’emergenza, morti… è generare caos per arraffare tutto.

Ahh! Ciliegina sulla torta leggete bene cosa riporta l’art.3 dello statuto di Bankitalia s.p.a.:

Il capitale della Banca d’Italia è di 156.000 euro ed è suddiviso in quote di partecipazione nominative di 0,52 euro ciascuna, la cui titolarità è disciplinata dalla legge.

Con questa ridicola somma non è possibile acquistare neanche un monolocale nella periferia di Campobasso.

Report del 29/04/2012 – dolce è la vita.

Report del 29/04/2012 – dolce è la vita..

Pdl e Pd, tutti iscritti al festival anti-tasse (Amedeo la Mattina).

Pdl e Pd, tutti iscritti al festival anti-tasse (Amedeo la Mattina)..

Fazio, Saviano, Floris e Celentano Santoro a Perugia lancia la sua Rai (Leonardo Malà).

Fazio, Saviano, Floris e Celentano Santoro a Perugia lancia la sua Rai (Leonardo Malà)..

Luciana Littizzetto – Che tempo che fa 29/04/2012

L’Imu la stangata all’insegna dell’iniquità (lo scandaloso comportamento dello Stato)la situazione di Biella


Redazione
L’Imu è una tassa dovuta sia dai proprietari di immobili residenziali, sia dai proprietari di immobili commerciali.
L’articolo 13 del decreto legge 201/2011 prevede le seguenti aliquote per i comuni per la prima casa aliquota ordinaria 0.4 % può essere aumentata o diminuita a discrezione di ogni comune dello 0.2% ( minimo- massimo 0.2%-0.6% ).
Per le altre proprietà l’aliquota è dell o 0.76 % e può essere aumentata o diminuita a discrezione di ogni comune dello 0.3% ( minimo-massimo 0.46%-1.06%).
Per Biella si pagherà una aliquota di circa del 4 per mille metre per la seconda casa varierà tra il dal 7,5 al 9.6 per mille, etc. tradotto in cifre che un classico appartamento (e prima casa) di una famiglia con due camere, cucina bagno che prima non pagava ora costerà almeno 400 euro l’anno, Oltre a questo come non bastasse si valutando di un aliquota maggiore per gli immobili sfitti.
L’imu si prefigura come un sorta di patrimoniale infatti l’architrave della manovra lacrime e sangue che sta a metà tra l’essere un imposta comunale e imposta nazionale, tant’è vero che il
Comune deve devolvere allo Stato il 50 per cento del gettito calcolato ad aliquota di base.
È evidente che la previsione di questo trasferimento “fisso” unita al taglio di trasferimenti e
alla stretta del Patto di stabilità limita moltissimo la libertà dei comuni di variare le
aliquote verso il basso..
ìE proprio la parte riguardante lo Stato centrale la pietra dello scandalo , innanzitutto da questa tassa prevede di avere un incasso tra i 10-13 miliardi di euro per compensare i debiti dello stato nei confronti della Bce, quando sembrava chiaro si poteva attingere in altri posti ad esempio dal taglio dei cacciambombardieri f35
link cacciabombardieri f36 o dai costi delle
spese militari che sono tagliate in modo ridotto
Spese militari dell’esercito
E sopratutto dall’evasione dove per ora è stata combattuta più che altro sull’emissioni degli scontrini, sugli esercizi o sull’evasione di tasse minori, ultima la retata è stata sugli agriturismi , ma non sulle gradi evasioni come stanno facendo tanti altri paesi sui capitali depositati all’estero sopratutto in svizzera.
linkL’italia puù recuperare fino a 50 miliardi Per non parlare di tagliare sulle cosidette opere inutili tipo la Tav quando all’estero sia in
Germania che in Portogallo sono state bloccate.
L’inequità di questa tassa si nota dall’esenzione data alla fondazioni bancarie perchè onlus(ma
di fatto spesso non è così) alla la chiesa, ai proprietari di abitazioni del valore superiore a
100 mila euro pagheranno un aliquota inferiore a quelli sotto i 25000 euro.
Sulla Questione delirante e ingiusta da parte dello STato di tassare i soggetti ricoverati
nella case di riposo o negli istituti col risultato che molte famiglie hanno riportato queste
persone nella loro precedente residenza con tutte i disagi della situazionw
Bisogna tener conto che quasi tutti sono anziani malati e disabili e quindi non autonomi o
interdetti. oltre a per chi è in possesso di immobili non è un periodo favorevole alla
vendita.
In Questo caso si può far un intervento dal basso nel caso, comune di Biella è stata fatta una
mozione da parte una lista civica Che alle unità immobiliari possedute a titolo di proprietà o
di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza non temporanea in istituti di
ricovero o di lungodegenza sanitaria, si applichino l’aliquota ridotta e la detrazione prevista
per l’abitazione principale (e per le relative pertinenze) nel comune di Biella, fermo restando
la condizione che le unità immobiliari in oggetto non risultino locate, come da termini di legge.
Vedremo come andrà a finire.