Archivio mensile:Maggio 2013

CROZZA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE 31/05/2013 .

Sentenza storica Poca raccolta differenziata: la Corte dei Conti condanna gli examministratori al risarcimento

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Fonte sito Alessio Ciacci 31/05/2013 attualità
La Corte dei Conti ha emesso la sentenza nei confronti degli amministratori di Recco che non avevano raggiunto le percentuali di differenziata indicate dalla Comunità Europea. L’ex sindaco Gian Luca Buccilli e l’ex assessore all’Ambiente Stefano Bersanetti sono stati condannati a risarcire un danno erariale di 52.000 euro; Il sindaco Dario Capurro e l’assessore all’Ambiente Franco Senarega di 21.000 euro e il funzionario Canovi di 36.000 euro.
La Procura aveva chiesto complessivamente il pagamento di un danno erariale di quasi 1.400.000 euro.
La procura contabile aveva citato a giudizio gli amministratori per il mancato rispetto delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti del comune per gli anni che vanno dal 2006 al 2010.
Secondo il procuratore generale, gli amministratori e il dirigente comunale non avrebbero “posto in essere tutti i provvedimenti necessari nei confronti della ditta Amiu perché la stessa rispettasse il contratto e svolgesse i servizi nel rispetto di tutte le leggi vigenti, quindi anche quello di raggiugere le percentuali di raccolta differenziata previste”. Per l’accusa, infatti “maggiore erano i versamenti in discarica, maggiori erano gli introiti per l’Amiu

Poca raccolta differenziata: la Corte dei Conti condanna gli examministratori al risarcimento

CAMERATI E RACCOMANDAZIONI LA GUERRA RAI VA IN PROCURA PAGLIA ACCUSA ALEMANNO: “SPINSE PER ELEONORA DANIELE A UN’AMICA DI LEI ANCHE UN RICCO APPALTO NELLA CAPITALE

corelFatto Quotidiano 30/05/2013 Marco Lillo attualità

Una brutta lite tra ex camerati riemerge nei verbali della Procura di Roma proprio alla vigilia del secondo turno dell’elezione asindacodi Roma. Guido Paglia, ex direttore relazioni esterne Rai, è stato sentito due volte dai pm ro- mani tra novembre e dicembre 2012 sulle pressioni ricevute da Alemanno per far lavorare in Rai la presentatrice Eleonora Daniele. La storia è maneggiata con estrema cautela dal pm Alberto Galanti. Alemanno, secondo le testimonianze di Paglia e del produttore Piero Di Loren- zo, avrebbe fatto pressioni su di loro, più di tre anni fa, per far lavorare Eleonora Daniele. Paglia aspirava a diventare consigliere di amministrazione della Rai nel giugno 2012 e pensa che la sua mancata nomina sia dovuta anche al suo mancato appoggio all’amica di Alemanno. Accuse da dimostrare che riguardano una professionista che da lavo- ra con continuità nel servizio pubblico e che è impegnata anchenelsociale conunasua onlus. Nei verbali di Paglia riemergono due vecchie storie: l’appalto del dicembre 2011 per la manifestazione natalizia “Roma si mette in luce”da 800 mila euro, dei quali 200 mila euro pagati dal Comu- ne, ottenuto per illuminare il Natale di Roma da una società di un’amica di Eleonora Daniele: Laura Rossi. E il mistero de- gli scatti di un paparazzo. Paglia ha raccontato di avere raccolto le preoccupazioni di Gianni Alemanno per alcune foto scat- tate nel maggio del 2009. Paglia avrebbe svolto una mini inchie- sta contattando Marco Durante, presidente dell’agenzia La – presse , e il giornalista Umberto Brindani. L’esito dei suoi accer- tamenti sarebbe stato riferito a Alemanno che, sempre a suo dire, non l’avrebbe presa bene. “Tutte queste storie sono solo vecchie illazioni prive di ogni fondamento” è la replica secca del sindaco Gianni Alemanno che non è voluto entrare nei Eleonora Daniele per presenta- re in prima serata lo spettacolo Ciak si canta. Dopo la prima serie dello show, però Di Lorenzo sostituisce la Daniele con Pupo e – a suo dire – riceve pressioni da Alemanno per reinserirla. Solo due anni dopo, quando le sue produzioni spariranno dai palinsesti, Di Lorenzo scrive alla nuova dirigenza Rai che una delle cause del suo esautora- mento è stato “il netto rifiuto ripetutamente opposto alla ri- chiesta compulsiva del Sindaco di Roma Gianni Alemanno di affidare nuovamente la conduzione del programma ad Eleo- nora Daniele. Dopo aver tenta- o in ogni modo di convincere il sottoscritto a ridare la condu- zione della prima serata alla sua protetta mise in atto una campagna ossessiva di convincimento dei dirigenti Rai affinché imponessero la conduzione del- la Daniele alla LDM”. Di Lorenzo cita come persona informata dei fatti Paglia, già dirigente dell’organizzazione di estrema de- stra Avanguardia Nazionale negli anni sessanta, poi capo della redazione romana del Giornale. Dal 2002 al settembre 2012, Pa- glia, da direttore relazioni esterne, è l’uomo di An in Rai. Que- sta è la scena che descrive al pm Galanti: una sera d’inverno del 2011 il sindaco Gianni Alemanno lo convoca nella sede della Fondazione Città Nuove in via in Lucina e alla presenza del- l’imprenditore-editore Roberto Di Paolo, i due ex compagni di battaglie politiche iniziano a discutere animatamente della conduttrice di Uno Mattina. Pa- glia contesta ad Alemanno le sue pressioni.I toni sialzano, si arriva a un passo dallo scontro fisico. La prima verbalizzazione di Paglia al pm dura diverse ore e si svolge il 29 novembre del 2012. Il pm Galanti lo riconvoca il 14 dicembre. La storia sembra un remake delle dichiarazioni di Paglia sul cognato di Gian- franco Fini, Giancarlo Tulliani. Non si tratta di uno sfogo ma di una vendetta annunciata. A fine giugno Paglia invia un sms al senatore Matteoli: “Caro Altero ho potuto ricostruire con pre- cisione il retroscena della mia bocciatura al cda Rai”, Paglia ci- ta Gasparri e Romani ma punta il dito soprattutto su Alemanno: “Gianni ha minacciato con An- gelino (Alfano ndr) il caso politico e allora è bene che si sappia che ho già concordato con il Corsera che il giorno dopo la mia uscita dalla RAI spiegherò a tutti il perché di questo livore con me e Mazza (direttore di Rai 1 Ndr) che non ha nulla di politico ma è solo privato. Come feci con Libero a suo tempo per Gianfranco dirò nomi, cogno- mi e testimoni di questo caso politico…”. Nel luglio del 2012 Pa n o ra m a lancia un secondo segnale: “Guido Paglia non ci sta ad es- sere stato estromesso dal nuovo consiglio d’amministrazione Rai … avrebbe annunciato via mail ad Altero Matteoli, ex An come lui e uomo di punta del Pdl, rivelazioni roventi”. Quat- tro mesi dopo Paglia si siede davanti al pm Galanti. Eleonora Daniele replica: “Sono comple- tamenteestraneaa questifattie sono indignata per queste affer- mazioni. Non ho nessun rap- porto professionale o di affari con Laura Rossi. Io lavoro da 11 anni in Rai, sempre grazie al mio impegno. Quereleròchi ha fatto queste affermazioni”.

La Merck ammette di aver inoculato il virus del cancro attraverso i vaccini

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-Fonte Articolotre.org Redazione– 28 maggio 2013- attualità
Dalla divisione vaccini del’azienda farmaceutica MERCK arriva la sconvolgente ammissione di aver inoculato il virus del cancro per mezzo dei vaccini.La scioccante intervista ovviamente subito censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackell Science,

è stata tagliata dal libro ” The Health Century” proprio a causa del suoi contenuti, l’ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus micidiale (SV40 ed altri) capace di provocare il cancro, nella popolazione di tutto il mondo.

Questo spiegherebbe infatti l’aumento dell’insorgenza dei tumori negli ultimi cinquant’anni.

Questo filmato, contenuto nel documentario “In Lies we trust: the CIA, Hollywood and Bioterrorism”, prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall’esperto di salute pubblica, Dott. Leonard Horowitz, caratterizza l’intervista al maggior esperto di vaccini al mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perchè la Merck ha diffuso l’Aids, la leucemia ed altre terribili malattiehttp://www.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU

Nei vaccini venduti al terzo mondo si è scoperto che questi contenevano l’ormone B-hCG, un anti fertile se immesso in un vaccino.

La Corte Suprema delle Filippine ha scoperto che oltre 3 milioni e mezzo di donne e ragazze hanno assunto questi vaccini contaminati, così come in Nigeria, Thailandia.
http://uk.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU

http://it.youtube.com/watch?v=wg-52mHIjhs&feature=related

Franca Rame “Lo stupro”che sconvolse l’Italia nell’87

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Fatto Quotidiano del 30/0572013 di Franca Rame attulità

C’è una radio che suona, ma solo dopo un po’la sento, mi rendo conto che c’è qualcuno che canta. Musica leggera. Ho un ginocchio, uno solo piantato nella schiena come se chi mi sta dietro tenesse l’altro appoggiato per terra. Con le mani tiene le mie fortemente girandomele all’incontrario. La sinistra, in particolare. Non so perché mi ritrovo a pensare che forse è mancino. Io non sto capendo niente di quello che mi sta capitando, ho lo sgomento addosso di chi sta per perdere il cervello. La voce, la parola. Checonfusione.Come sono salita su questo camioncino? Non lo so. È il cuore che mi batte così forte contro le costole a impedirmi di ragionare. Il dolore alla mano sinistra sta diventando insopportabile. Ma perché me la torcono tanto, io non tento nessun movimento, sono come con- gelata. Quelloche mitiene da dietromi tienefra le suegambe divaricate.Perché ora abbassano la radio? Forse perché non grido. Oltre a quello che mi tiene da dietro ce ne sono altri tre. Che fanno? Si accendono una sigaretta. Fumano adesso? Ho paura, respiro. Sono vicinissimi. Sta per capitare qualche cosa, lo sento. Vedo il rosso delle sigarette vicino alla mia faccia. Ho i pantaloni, perché mi aprono le gambe, sono a disagio. Peggio che se fossi nuda. Da questa sensazione mi distrae qualcosa, un tepore tenue poi sempre più forte fino a diventare insopportabile sul seno sinistro. Una punta di bruciore, le sigarette. Ecco perché si erano messi a fumare. Una sigaretta dietro l’altra, è insopportabile. Con una la metta mi tagliano il golf e la pelle, nella perizia medica misureranno ventuno centimetri. Ora tutti si danno da fare per spogliarmi, ora un o mi entra dentro.Mi viene davomitare.Calma. Mi attacco ai rumori della città. Alle parole delle canzoni. Muoviti puttana devi farmi godere. Non capisco nessuna lingua. È il turno del secondo. Muoviti puttana devi farmi godere. La lametta mi passa sulla faccia più volte. È il turno del terzo. Il sangue sulle guance. È terribile sentirsi godere nella pancia da delle bestie. Sto morendo. Vola un ceffone fra di loro e poi mi spengono una sigaretta sul collo. Io lì credo di essere finalmente svenuta. Mi stanno rivestendo, mi riveste quello che mi teneva da dietro e si lamenta perché è l’unico che non si è aperto i pantaloni. Mi spaccano gli occhiali e il camioncinosi ferma per il tempo di farmi scenderee se ne va. Mi chiudo la giacca sui seni scoperti. Dove sono? Al parco. Mi sento male. Mi sento svenire non soltanto per il doloremaper la rabbia, perl’umiliazione, per lo schifo, per le mille sputate che mi son presa nel cervello. Mi passo una mano sulla fccia sporca di sangue. Cammino per non so quanto tempo, non so dove sbattere. A casa no. Poi senza neanche accorgermene mi ritrovo davanti al palazzo della Questura. Sto appoggiata al muro non so per quanto tempo a guardarmi il portone dell’ingresso, penso a quello che dovrei affrontare se entrassi ora. Penso alle domande, ai mezzi sorrisi. Penso e ci ripenso poi mi decido. Vado a casa. Li denuncerò domani. il monologo “Lo Stupro”, recitato la prima volta su Raiuno a “Fantastico”nel 1987, nasce dalla violenza subita nel 1973: rapita e violentata da un commando fascista

Corruzione dilagante, ecco la lista dei politici indagati e corrotti

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Fonte Alltrainformazione.it del 30/05/2013 Di Agata Marino attualità

Corte dei Conti: corruzione dilagante, ecco la lista dei politici indagati e corrotti e ora anche in Germania Il presidente tedesco Christian Wulff ha annunciato le sue dimissioni.

Superiorità morale, condanna alla corruzione, quante volte abbiamo sentito queste parole in bocca ai politici? Tante! quelli del Partito democratico e della sinistra in generale alle inchieste ci stanno facendo l’abitudine, unendosi ai loro colleghi di altri partiti.Quanti sono gli indagati?

“60 MLD L’ANNO SONO I NUMERI DELLA PIAGA SOCIALE E DELLA CORRUZIONE: illegalità, corruzione, malaffare sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce”.

Da quando al comando del Pd c’è Pier Luigi Bersani sono quasi 400 gli indagati all’interno del partito, sfortunato!! oppure non ha indagato bene sul suo partito… è facile gridare alla giustizia e definirsi paladini e difensori della legalità… quando a cosa propria succedono le cose peggiori. Per chi volesse approfondire ecco il video QUI

L’ultimo caso arriva da Pomezia, dove un consigliere comunale, Renzo Antonini, è stato beccato con la busta in mano.

Per qualche appaltino!! favorendo l’assegnazione di appalti. Per non parlare delle tangenti rosse a Sesto (caso Penati) e quelle dell’Enac (caso Pronzato), i soldi rubati dai tesorieri (l’ex della Margherita Lusi, poi passato al Pd,milioni di Euro e NESSUNO SI è ACCORTO DI NULLA!!), le molestie sessuali (il vicepresidente del consiglio della Regione Umbria, Goracci) . Questo articolo insieme a quello di ieri, che potete leggere andando QUI,lo dovete conservare quando sarete chiamati a votarli, in tanto inserisco la lista degli immacolati che ci rappresentano, è nota e non svelo nulla di nuovo ma è giusto ricordarla

ECCO LA LISTA DEGLI INDAGATI/CONDANNATI IN PARLAMENTO

ABRIGNANI Ignazio (PDL) – indagato per dissipazione post-fallimentare

ANDREOTTI Giulio (Sen. a vita) – condannato per associazione a delinquere (l’associazione mafiosa è stata inserita nel codice solo dopo l’epoca dei fatti contestati), prescritto

BERLUSCONI Silvio (PDL) – 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni; 3 processi in corso (frode fiscale Mediaset, corruzione in atti giudiziari Mills, frode fiscale e appropriazione indebita Mediatrade)

BERRUTI Massimo Maria (PDL) – condannato per favoreggiamento

BOSSI Umberto (Lega Nord) – condanne per finanziamento illecito, istigazione a delinquere, vilipendio della bandiera

BRAGANTINI Matteo (Lega Nord) – condannato in appello per propaganda razziale

BRANCHER Aldo (PDL) – condannato in primo grado e appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al psi. Il primo reato prescritto, il secondo depenalizzato. Indagato per ricettazione

BRIGANDI’ Matteo (Lega Nord) – condannato in primo grado per truffa aggravata alla regione Piemonte

BRIGUGLIO Carmelo (PDL) – vari processi a carico (truffa, falso, abuso d’ufficio), alcuni prescritti, alcuni trasferiti ad altri tribunali ed in seguito assolto

CALDEROLI Roberto (Lega Nord) – indagato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale prescritto, indagato per associazione antinazionale reato poi dichiarato incostituzionale

CAMBER Giulio (PDL) – condannato in via definitiva per millantato credito

CANTONI Giampiero (PDL) – patteggia per corruzione e bancarotta fraudolenta

CAPARINI Davide (Lega Nord) – resistenza a pubblico ufficiale prescritto

CASTAGNETTI Pierluigi (PD) – rinviato a giudizio per corruzione, prescritto

CASTELLI Roberto (Lega Nord) – indagato per abuso d’ufficio patrimoniale, il Senato vota totale immunità

CATONE Giampiero (PDL) – rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, false comunicazioni sociali, bancarotta fraudolenta pluriaggravata e estorsione

CESA Lorenzo (UDC) – condannato in primo grado per corruzione aggravata, condanna annullata in appello per incompatibilità del GIP, indagato per truffa e associazione a delinquere

CIARRAPICO Giuseppe (PDL) – condannato per truffa aggravata e continuata ai danni di INPS e INAIL, multa per violazione legge tutela “lavoro fanciulli e adolescenti”, condannato per falso in bilancio e truffa, condanna per diffamazione, condannato per bancarotta fraudolenta, condannato per finanziamento illecito, condannato per il crac “valadier”, condannato in appello per assegni a vuoto e in seguito reato depenalizzato, condanna in primo grado per abuso ed in seguito prescritto, condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni, rinviato a giudizio per ricettazione, indagato per truffa ai danni di palazzo Chigi

CICCHITTO Fabrizio (PDL) – Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero di tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All’epoca della scoperta degli elenchi Cicchitto era deputato e membro della direzione del Psi. è uno dei pochi ad aver ammesso di aver sottoscritto la domanda di adesione.

COMINCIOLI Romano (PDL) – rinviato a giudizio per false fatture e bilanci truccati, reati poi depenalizzati

CRISAFULLI Vladimiro (PD) – Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Indagine archiviata nel febbraio 2004

CUFFARO Salvatore (UDC) – condannato per favoreggiamento

CUSUMANO Stefano (Udeur) – Arrestato nel 1999 a Catania con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d’asta, per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. È senatore della Repubblica.

D’ALEMA Massimo (PD) – finanziamento illecito accertato, prescritto

DE ANGELIS Marcello (PDL) – condannato per banda armata e associazione eversiva

DE GREGORIO Sergio (PDL) – indagato per riciclaggio e favoreggiamento della camorra, corruzione, concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio

DELFINO Teresio (UDC) – Sottosegretario del governo Berlusconi, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’inchiesta sui fondi dell’Enoteca d’Italia.

DELL’UTRI Marcello (PDL) – condannato per false fatture e frode fiscale, condannato in appello per tentata estorsione mafiosa, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

DEL PENNINO Antonio (PDL) – Nel luglio 1994 ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni (convertita nella sanzione di 4 milioni) nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di una pena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Il 25 gennaio 2000 la settima sezione penale del tribunale di Milano lo ha prosciolto nel processo per le tangenti Atm, per le forniture di autobus all azienda dei trasporti milanese

DEL BONO Flavio (PD) – indagato per abuso di ufficio, peculato e truffa aggravata

DE LUCA Francesco (PDL) – indagato per tentata corruzione in atti giudiziari

DE Luca Vincenzo (PD) – Nel dicembre 2008 con altri 46 imputati, viene rinviato a giudizio per truffa ai danni dello stato e falso in relazione alla vicenda relativa alla delocalizzazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali. Nell’aprile 2009 il rinvio viene confermato per De Luca ad altri 13 imputati. Nel luglio 2010 viene condannato in primo grado dalla Corte dei Conti (sezione giurisdizionale di Napoli), insieme all’ex-sindaco De Biase ad alcuni dirigenti comunali, per questioni inerenti gli stipendi dei dirigenti del Comune di Salerno. Viene condannato a pagare 23 mila euro . Il 6 luglio 2010 la Corte dei Conti di Salerno dichiara la prescrizione nei confronti di De Luca e degli altri imputati del processo per lo sversamento di rifiuti, nel 2001, nel sito di Ostaglio, non ancora completato.

DRAGO Giuseppe (UDC) – condannato in appello per peculato e abuso d’ufficio

FARINA Renato (PDL) – patteggia condanna per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar

FASANO Vincenzo (PDL) – condannato per concussione, indultato

FIRRARELLO Giuseppe (PDL) – condannato in primo grado per turbativa d’asta, richiesto rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa

FITTO Raffaele (PDL) – rinvio a giudizio per concorso in corruzione, falso e finanziamento illecito

FRIGERIO Gianstefano (PDL) – Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambio dei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore. Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione. Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, ha avuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche giorno al mese: come pratica di riabilitazione

GALATI Giuseppe (PDL) – indagato per associazione a delinquere, truffa e associazione segreta

GIUDICE Gaspare (PDL) – condannato in primo grado per bancarotta, prescritto

GRILLO Luigi (PDL) – rinviato a giudizio per aggiotaggio, indagato e prescritto per truffa

LA LOGGIA Enrico (PDL) – Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100 mila euro) in cambio di presunte “consulenze”.

IAPICCA Maurizio (PDL) – rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio, prescritto

LA MALFA Giorgio (Gruppo Misto) – condannato per finanziamento illecito

LAGANA’ FORTUGNO Maria Grazia (PD) – indagata per truffa ai danni dello Stato

LANDOLFI Mario (PDL) – indagato per corruzione e truffa “con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan mafioso La Torre”

LEHNER Giancarlo (PDL) – condannato per diffamazione

LETTA Gianni ( PDL) – Nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che ne aveva chiesto addirittura l’arresto. L’inchiesta era stata poi archiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta. Un altra inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto delle nebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell’Iri, nella quale l’allora direttore del “Tempo” Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1 miliardo e mezzo di lire in nero dall’ente statale per ripianare i buchi del suo disastrato giornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in “Razza padrona”, era “in vendita ogni giorno, e non solamente in edicola”.

LOLLI Giovanni (PD) – rinviato a giudizio per favoreggiamento

LUSETTI Renzo (PD) – condannato a risarcimento di 1 milione di lire per consulenze ingiustificate

MALVANO Franco (Forza Italia) – Ex questore di Napoli, Ë sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica.

MANNINO Calogero (UDC) – condannato in appello per concorso esterno in associazione mafioso e processo d’appello annullato e da rifare, rinviato a giudizio per associazione a delinquere, appropriazione indebita, frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, falso ideologico e truffa aggravata

MARGIOTTA Salvatore (PD) – indagato per falso ideologico e abuso d’ufficio

MARONI Roberto (Lega Nord) – condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, imputato per creazione di struttura paramilitare fuorilegge

MARTINAT Ugo (PDL) – indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio

MATTEOLI Altero (PDL) – imputato per favoreggiamento, processo bloccato dalla Camera

MESSINA Alfredo (PDL) – indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta

NANIA Domenico (PDL) – condannato per lesioni personali, condannato in primo grado per abusi edilizi e prescritto

NARO Giuseppe (UDC) – condannato per abuso d’ufficio, condanna in primo grado per peculato prescritta

NESSA Pasquale (PDL) – rinviato a giudizio per concussione

ORLANDO Leoluca (IDV) – condannato per diffamazione

PARAVIA Antonio (PDL) – arrestato per tangenti, prescritto

PAPA Alfonso (PDL) – indagato per abuso d’ufficio patrimoniale, immunità

PAPANIA Antonio (PD) – patteggia accusa per abuso d’ufficio

PECORELLA Gaetano (PDL) – imputato per favoreggiamento nelle stragi di piazza fontana e piazza la loggia

PILI Mauro (PDL) – Ex presidente della Regione Sardegna, Ë indagato a Cagliari per peculato.

PITTELLI Giancarlo (PDL) – indagato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e “appartenenza a loggia massonica segreta o struttura similare”

PREVITI Cesare (PDL) – Avvocato personale di Silvio Berlusconi, ha ereditato l’incarico professionale dal padre, che aiutò il giovane Silvio a fondare la Fininvest. E’ stato condannato, in appello, a 5 anni per corruzione del giudice Squillante e a 7 anni per corruzione del giudice Metta nel caso Imi-Sir.

RIGONI Andrea (PD) – condanna in primo grado per abuso edilizio prescritta

ROMANI Paolo (PDL) – Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. L’udienza preliminale termina però con un pieno proscioglimento: per Romani niente bancarotta. Il suo nome è anche nell’elenco dei politici che ricevono generosi finanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatore fallimentare di Lombardia 7.

ROMANO Francesco Saverio (ex UDC, adesso ai “Responsabili” e attuale ministro dell’Agricoltura del Governo Berlusconi – marzo 2011) – nel 2003, è stato indagato dalla Procura di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Il 1º aprile 2005 il gip ha accolto la richiesta di archiviazione della Procura con la seguente motivazione: «Gli elementi acquisiti non sono idonei a sostenere l’accusa in giudizio». Successivamente la Procura della Repubblica ha riaperto l’indagine per il sorgere di nuovi elementi, in seguito alle dichiarazioni del pentito Francesco Campanella.

RUSSO Paolo (PDL) – indagato per violazione della legge elettorale

SCAJOLA Claudio (PDL) – arrestato per concussione aggravata nel 1983, è stato prosciolto poi in seguito.

SCAPAGNINI Umberto (PDL) – condannato in primo grado per abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale, indagato per abuso d’ufficio aggravato

SCELLI Maurizio (PDL) – accusato di aver dirottato 17 milioni di euro destinati alla missione “antica babilonia”

SCIASCIA Salvatore (PDL) – condannato per corruzione

SIMEONI Giorgio (PDL) – indagato per associazione per delinquere e corruzione

SPECIALE Roberto (PDL) – indagato per utilizzo privato di mezzi della GdF

STERPA Egidio (PDL) – Deputato di Forza Italia. Dirigente del vecchio Partito liberale, Ë stato condannato a 6 mesi in via definitiva per la tangente Enimont.

STORACE Francesco (PDL) – Ex presidente della Regione Lazio e poi ministro della Salute, ha dovuto dimettersi perchè coinvolto nello scandalo delle intercettazioni e dello spionaggio illecito ai danni di Piero Marrazzo, Alessandra Mussolini e Giovanna Melandri, suoi avversari alle elezioni regionali del 2005. Per questa vicenda, è indagato anche per associazione a delinquere.

TOMASSINI Antonio (PDL) – condannato per falso

TORTOLI Roberto (PDL) – indagato per concorso in estorsione

VALENTINO Giuseppe (PDL) – indagato per favoreggiamento

VISCO Vincenzo (PD) – Deputato della Repubblica, ex ministro Ds. Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.

VITO Alfredo (PDL) – Fu indagato, arrestato e processato per tangenti. Condanna definitiva e 2 anni patteggiati e oltre 4 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiese al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro di lui anche per concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, sospettando suoi rapporti con la Camorra (fu poi prosciolto). Patteggiò la condanna e restituì parte del malloppo. Quei quasi 5 miliardi sono stati impiegati per costruire un parco pubblico alla periferia di Napoli

VALENTINO, Giuseppe (PDL) – Sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, è indagato in Calabria in relazione “a condotte attinenti gli interessi della criminalitý organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli appalti, delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione”. Il suo nome Ë anche presente nelle indagini sulle scalate bancarie dell’estate 2005, indicato come uno dei politici che erano punto di riferimento per il banchiere Gianpiero Fiorani.

VIZZINI Carlo (PDL) – condannato in primo grado per finanziamento illecito, prescritto

ZINZI Domenico (UDC) – condannato in primo grado per omicidio colposo. In seguito la prima sezione della corte di appello di Napoli lo ha assolto perché il fatto non sussiste

Fonte: politicicorrotti.it

Tratto da: http://www.signoraggio.it/corruzione-dilagante-ecco-la-lista-dei-politici-indagati-e-corrotti/

Scribi e farisei (Marco Travaglio).

foto-marco-travaglio-servizio-pubblico-150x150Da Il Fatto Quotidiano del 31/05/2013. Marco Travaglio attualità

Le eruzioni vulcaniche sono precedute da fenomeni precursori tipo fumarole, ceneri, gas, vapori, lapilli, scintille, frane, scosse sismiche, surriscaldamento del terreno, ebollizione delle acque. È quel che sta accadendo nei pressi del Quirinale dove, dal giorno della sua convocazione come teste al processo sulla trattativa, si attende da un momento all’altro l’eruzione di Giorgio Napolitano. Il primo indicatore rilevato dai vulcanologi è stato lo sciame sismico dei giureconsulti di corte in ebollizione sulla stampa di regime con argomenti squisitamente tecnici: ma come, convocare il Presidente a testimoniare, ma non s’è mai visto, ma dove andremo a finire, signora mia. Ieri sulla Stampa un secondo fenomeno precursore che lascia presagire l’imminente evento eruttivo: un’intervista del vicepresidente del Csm Michele Vietti. Il quale, nell’ordine: è “preoccupato” per un imprecisato “clima da curva sud”, “non fa mistero del suo disappunto”, “non posso negare che mi lascerebbe perplesso”, “fatico a immaginare”, “non mi sembra un’atmosfera adatta”. Ora, non si capisce bene con quali poteri il vicepresidente del Csm si impicci in un processo in corso per bacchettare i pm che citano un testimone e ammonire la Corte d’Assise che lo ascolteranno, né a che titolo esprima preoccupazione, non faccia mistero del disappunto , non possa negare di essere perplesso, fatichi a immaginare e s’improvvisi barometro per valutare climi e atmosfere. Anzi si sa che il Csm nomina, promuove, trasferisce le toghe, le punisce se violano il codice disciplinare e dà pareri sulle riforme della giustizia, e su tutto il resto deve tenere la bocca chiusa. Invece il Vietti, che non muove passo senza consultare il Colle, emette fumarole, lapilli, scintille, vapori, ceneri e gas. Insomma pre-erutta per conto terzi. Sostiene che “far deporre Napolitano in un processo che vede come imputati i più feroci macellai della storia della mafia è una mancanza di rispetto per il ruolo che riveste e per la sua storia”. Dunque se i pm ritengono che Napolitano sappia qualcosa di utile sulla trattativa, non devono domandarglielo per “rispetto” (concetto ignoto a Costituzione e codici). E perché “nessuno ha mai ipotizzato responsabilità nella vicenda della trattativa” del defunto consigliere del Colle, Loris D’Ambrosio. Già. Purtroppo l’ha ipotizzato lo stesso D’Ambrosio in una lettera a Napolitano incautamente resa pubblica da Napolitano (dopo la morte di D’Ambrosio, s’intende), confidando il timore di essere stato usato come “ingenuo scriba di cose utili a fungere da scudo per indicibili accordi”. E rivelando di averne parlato a Napolitano e ad altri. Non potendo chiedere lumi a D’Ambrosio né sapere chi siano gli “altri”, parrebbe naturale chiedere a Napolitano. Ma il Vietti sarebbe “perplesso se questa fosse la finalità della testimonianza: faccio fatica a immaginare che sia utile all’accertamento della verità”. Già che c’è, mette le mani avanti e diffida i giudici dal processare “scelte riconducibili alla pura sfera politica correttamente intesa”: così lui chiama i traditori dello Stato che trattarono con Cosa Nostra rendendosi complici dei boss che volevano ricattare le istituzioni a suon di bombe per smantellare le leggi antimafia e garantire lunga latitanza a Provenzano & C. Il finale è da manuale: “I giudici non si faranno suggestionare, ma è bene lasciarli lavorare tranquillamente senza tifoserie”. E le tifoserie non sono i Vietti e gli altri corazzieri, ma i ragazzi delle Agende Rosse (“clima da curva sud”) che osano contestare gli imputati anziché accoglierli con standing ovation e petali di rosa. Se poi la Corte, incurante delle fumarole di Vietti & C., non vorrà proprio rinunciare a far lucesugli “indicibili accordi” che D’Ambrosio dice di aver confidato a Napolitano e altri, potrà comodamente ricorrere a uno strumento investigativo ben più efficace e meno divisivo dell’audizione di Napolitano: la seduta spiritica

L’editoriale di Marco Travaglio ” l’evasore costituente” Servizio Pubblico – Ultima puntata del 30/05/2013 –

Opere e omissioni, i giornaloni non leggono il libro di Bisignani

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Fatto Quotidiano del 30/05/2013 di Fabrizio d’Esposito attualità

Molto probabilmente, Ferruccio de Bortoli continuerà a fare il direttore del Cor – riere dellaSera. Anchedopo l’u- scita dell’atteso libro di Luigi Bisignani, faccendiere dalla doppia condanna definitiva: Enimont, ai tempi di Tangen- topoli, e scandalo P4, per cui sta scontando l’affidamento ai servizi sociali, non il carcere (un anno e sette mesi per associa- zione per delinquere, concus- sione e ricettazione). NEL VOLUME edito da Chiare – lettere , il pregiudicato Bisignani, intervistato da Paolo Madron, si sofferma lungamente sul suo rapporto con il direttore del Co rs e ra , nato quando de Bortoli ritornò in via Solferino (aprile 2009) sull’onda di un berlusconismo soft alla Rcs garantito dalla “ditta” formata da Geronzi, Letta, Scaroni e Bisi- gnani,che avevachiesto eotte- nuto la testa di Paolo Mieli. E così, dopo le anticipazioni di ieri, qualcuno (Da g o s p i a , per esempio) ipotizzava che a de Bortoli, in vista della delicata assemblea Rcs di oggi, potessero essere fatali le imbarazzanti rivelazioni di questo “cuoco” del potere prima alle dipenden- ze del clan andreottiano, du- rante il regime democristiano, poi a quelle di Gianni Letta, il gran visir del Cavaliere. Invece non sarà così, giurano ai piani alti di via Solferino. Il segnale più forte a favore di de Bortoliarriva dallaletturadella rassegna stampa sul libro. Il rimbombo mediatico non è sta- to granché sui quotidiani dei poteri forti. In particolare sulla S ta m p a di Torino, il quotidiano della Fiat diretto da Mario Ca- labresi, il più accreditato all’e- ventuale successione di de Bortoli. La S ta m p a , contrariamente a quello che pronosticavano i più maliziosi, non ha dato am- pio risalto alle anticipazioni del libro. Anzi, uno striminzito co- lonnino apagina 11.Tutto qui. Paradossalmente, c’è più spazio per L’uomo che sussurra ai potenti sul Corsera dello stesso de Bor- toli, anche se l’ampio articolo è relegatonelbasso dipagina26, con unarecensione “oggettiva” che dà conto dell’amicizia tra “Ferruccio”e“Luigi”. TRA I CONTI regolati dal fac- cendiere c’è poi anche una dop- pia e velenosa citazione che ri- guarda Re p u b b l i ca : Eugenio Scalfari e Alberto Statera, una delle firme di punte. Il primo avrebbe chiamato Bisignani, all’epoca portavoce di un mini- stro democristiano, per avere scoop da “ripagare” con bottiglie di champagne. Il secondo per essere raccomandato su un progetto editoriale. A rispon- dere è lo stesso Statera che li- quida le rivelazioni come “pic – cola spazzatura” e precisa: “Posso garantire che il mio di- rettore Scalfari (all’Espresso, ndr) parlava direttamente col ministro”. I quotidiani della destra, L i b e ro (editori gli Angelucci) e Giornale di Sallusti dedicano al libro l’a- pertura della prima pagina, ma entrambi dimenticano le rivelazioni di Bisignani sulla man- cata fusione tra i due house organ berlusconiani, su cui lavorò Daniela Santanché, oggi compagna di Sallusti ma in prece- denza intima dello stesso fac- cendiere. Racconta Bisignani a Madron: “Una possibile fusione tra Libero e il Giornaleavrebbe dato vita a un unico importante quotidiano del centrodestra, con Ostellino e Sergio Romano strappati al Corriere . Berlusconi ne fece cenno anche ad Antonio e Giampaolo Angelucci, in qua- lità di proprietari della testata Libero , durante una colazione a Palazzo Grazioli alla quale ho partecipato. Progetti, business plan, ipotesi di contratti pubbli- citari non si realizzarono mai perché le contingenze politiche non ammettevano la forte riduzione di personale che sarebbe risultata da quel matrimonio”. LA SENSAZIONE è chelabufe- ra promessa dalla sue rivelazio- ni non ci sia stata. Colpa delle amnesie del faccendiere (Scaro- ni citato solo una volta, Mon- tezemolo mai, e poi tutti i buchi sulla golden age berlusconiana) e della sua sorprendente auto- celebrazione. Il Moretti di Ha – bemus papam lo chiamerebbe “deficitdi accudimento primario”. Caduto in disgrazia, oggi Bisignani si fa le coccole da solo, perché nessuno più lo accarezza come una volta.