Diaz I 25 uomini dello Stato dietro quella macelleria messicana


Redazione del Fatto Quotidiano 6/07/2012 attualità
Ci sono Nicola Gratteri (a capo del Dipartimento Centrale Anticrimine della Polizia) e Giovanni Luperi ( c ap o
del reparto analisi dell’Aisi). E c’è anche Gilber to C a l d a ro z z i (numero uno del servizio centrale operativo). Ma tra le condanne definitive emesse ieri dalla Corte di Cassazione in merito all’i rr u z i o n e della polizia nella scuola Diaz di Genova nell’ultimo
giorno del G8 del 2001, non sono solo i nomi di una parte dei vertici della polizia quelli che compaiono. Tra i condannati in via definitiva non c’è solo quello che è diventato il simbolo del disastro delle nostre forze dell’ordine, l’ex dirigente del reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini, che per anni ha dovuto convivere (e ancora dovrà farlo) con l’ombra della macelleria messicana di quella scuola
trasformata nei giorni del G8 in un ostello per attivisti, giornalisti e manifestanti. Alla fine quelli che dieci anni fa erano i funzionari sono finiti condannati per “falso in atto pubblico” assieme all’attuale capo della squadra mobile di Firenze Filippo Ferri (allora capo squadra mobile di La Spezia), a Fa b i o C i c c i m a rr a , all’epoca commissario capo di Napoli e oggi capo della Mobile de L’Aquila, a Nando

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Pubblicato il luglio 6, 2012, in attualità, Uncategorized con tag , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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