Legge di stabilità. Sindacati in rivolta e lavoratori in ginocchio, ma 7 miliardi per le navi da guerra

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Nella legge di stabilità erano previsti anche sette miliardi per l’acquisto di nuove navi da guerra.
articolotre Redazione attualità
– E’ tutta questione di priorità. Magari per la riduzione del cuneo fiscale si stanziano dieci miliardi, considerati pochini sia per i sindacati che per gli industriali, ma si trovano comunque altri sette miliardi per l’acquisto delle nuove navi da guerra.

Ebbene sì. In pochi lo sapevano, ma tra le “risorse per lo sviluppo e finanziamento di esigenze indifferbili” inserite nella legge di stabilità varata nei giorni scorsi dal governo Letta, figura anche un contributo ventennale da 6,8 miliardi di euro a carico del Ministero dello Sviluppo Economico, per il rinnovo della flotta navale della Marina Militare.

Nello specifico, quei soldi saranno destinati all’acquisizione di dodici nuovi pattugliatori d’altura ‘dual-use’ di Fincantieri, gli stessi che l’ammiraglio Giuseppe De Giorghi, capo di Stato maggiore, ha richiesto per mesi, insistentemente

Ovviamente, per giustificare le nuove spese militari, si usa lo “schermo” dell’operazione umanitaria “Mare Nostrum“, nata per far fronte all’emergenza immigrazione, ma qualcosa non quadra. Se non altro perché, appunto, erano mesi che l’affare si profilava all’orizzonte e quello dell’operazione decisa a seguito del naufragio di Lampedusa sembra solo un alibi, un pretesto.

E nonostante le numerose esternazione di soddisfazione di politici per l’acquisto, tutti pronti a sottolineare l’esistenza di esigenze operative urgenitssime, è impossibile non ricordare precedenti storici che certo non brillarono per convenienza. E’ il caso, per esempio, dell’acquisto della portaerei Cavour, ammiraglia della flotta italiana, destinata anche ad ospitare gli F-35. Sfortunatamente ha un costo d’esercizio talmente alto -200mila euro al giorno- che, dal 2009, quando è entrata in servizio, è stata utilizzata pochissime volte, tutte in occasione di missioni di promozione commerciale pagate da Finmeccanica, Fincantieri ed Eni.

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aderente al ms5 Biella al comitato dell'Acqua pubblica

Pubblicato il ottobre 21, 2013, in attualità, Uncategorized con tag , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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