Re Giorgio in vetta Pane e palazzo da sessant’anni (gli emolumenti di Bella Napoli)
Fatto Quotidiano del 28/10/2013 di Salvatore Cannavò attualità
I politici più longevi ancora in atti- vità. Svetta il capo dello Stato. Se si facesse una classifica storica probabilmente vincerebbe Giulio Andreotti. Deputato dalla prima le- gislatura, nel 1948, morto senatore a vita, è stato parlamentare per ben 65 anni. Ma Andreotti riposa in pace. Dietro di lui, sia pure con incarichi diversi, ma tutt’ora in attività (e che attività) c’è il Presidente della Repubblica. Deputato nel 1953, lo è rimasto fino al 1996 tranne la parentesi della IV legislatura (1963) in cui ha ricoperto l’incarico di segretario del Pci di Napoli. Poi ministro, parlamen- tare europeo, senatore a vita e Presidente della Repubblica. Rieletto, caso unico nella storia italiana, nel 2013. Sessant’anni pieni di vita politica che, se fossero stati retribuiti con gli stessi importi erogati dalla Camera dei deputati, 228 mila euro, comporterebbe un reddito complessivo di 13,6 milioni di euro. Senza contare, però, il Quirinale, i ministeri, la Presidenza della Camera e altri incarichi prestigiosi. Una vita per la politica, dunque, secondo la bella espressione di Max Weber, ricambiata da tanti riconoscimenti. Tra i politici che ancora sono in at- tività, il Capo dello Stato si staglia senza concorrenti all’altezza. Lo segue, infatti, Francesco Colucci, senatore Pdl ma per arrivare a un politico di razza occorre attendere il quinto posto. Umberto Bossi, immarcescibile deputato leghista, nonostante i problemi di salute, è nella parte alta della classifica. Anche se viene superato da professionisti del calibro di Casini, Matteoli e Anna Finocchiaro, l’unica del Pd presente in questa top ten. Per il resto, vincono il centro e il centrodestra. .
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